“Ero abituato a vivere il campeggio in modo del tutto tradizionale e non avevo mai considerato di dedicarmi a esperienze alternative: lunghe passeggiate a piedi, al massimo un giro in bici e per me l’ecosistema delle opportunità si era sempre fermato a queste due opzioni. Ero convinto che mi bastasse natura incontaminata sud tirolese e buona cucina per staccare e godermi le giornate in totale relax. Almeno fino a quando non mi hanno offerto la possibilità di noleggiare una Vespa per scoprire un paesaggio inedito e fuori dalle rotte convenzionali battute da auto ed escursionisti abituali. Ho fatto bene a ricredermi, perché ad Arquin si sono spinti oltre l’accoglienza, e più che un ospite mi sono sentito un parente arrivato dall’estero da consigliare rispetto alle occasioni di intrattenimento e al fascino che riserva questo territorio.
Mi è bastato indossare un casco che ho subito iniziato ad assaporare il gusto di un viaggio panoramico e suggestivo mai sperimentato prima. Sono stato protagonista di una giornata iconica a bordo di una patinata due ruote, impreziosita dalla visita alle cantine che si incontrano sulla strada del vino (suggerisco un articolo su questo che non mi pare sia presente) partendo da Lana. I borghi di Nalles e Andriano suggeriti dalla padrona di casa, Simone, mi hanno aperto le porte a degustazioni enologiche degne delle etichette più rinomate. Sono poi ripartito in sella alla volta di Appiano, facendo però prima una tappa a Firmiano per ammirare il suo castello e il Messner Mountain Museum. Le ore sono volate come il vento in viso tra una sosta e l’altra, così il pomeriggio mi ha spinto ad approfittare dello splendido lago di Caldaro sorseggiando uno spritz sulle sue sponde.
Niente di quello a cui ero abituato è paragonabile allo spettacolo che mi si è presentato davanti. Quasi mi è dispiaciuto tornare al camping. Il panorama raggiungibile da una Vespa è impareggiabile e a portata di manubrio grazie ai tour alla scoperta dei tesori inesplorati che mi hanno prospettato. Non mi sento un “centauro” adesso, sicuramente però l’esperienza mi ha ricordato la sceneggiatura poetica del classico film “Vacanze romane” che difficilmente dimenticherò presto.”
Mi è bastato indossare un casco che ho subito iniziato ad assaporare il gusto di un viaggio panoramico e suggestivo mai sperimentato prima. Sono stato protagonista di una giornata iconica a bordo di una patinata due ruote, impreziosita dalla visita alle cantine che si incontrano sulla strada del vino (suggerisco un articolo su questo che non mi pare sia presente) partendo da Lana. I borghi di Nalles e Andriano suggeriti dalla padrona di casa, Simone, mi hanno aperto le porte a degustazioni enologiche degne delle etichette più rinomate. Sono poi ripartito in sella alla volta di Appiano, facendo però prima una tappa a Firmiano per ammirare il suo castello e il Messner Mountain Museum. Le ore sono volate come il vento in viso tra una sosta e l’altra, così il pomeriggio mi ha spinto ad approfittare dello splendido lago di Caldaro sorseggiando uno spritz sulle sue sponde.
Niente di quello a cui ero abituato è paragonabile allo spettacolo che mi si è presentato davanti. Quasi mi è dispiaciuto tornare al camping. Il panorama raggiungibile da una Vespa è impareggiabile e a portata di manubrio grazie ai tour alla scoperta dei tesori inesplorati che mi hanno prospettato. Non mi sento un “centauro” adesso, sicuramente però l’esperienza mi ha ricordato la sceneggiatura poetica del classico film “Vacanze romane” che difficilmente dimenticherò presto.”
Günther Meier